Guillaume Tell

Note di regia

SANCTA SUSANNA di Paul Hindemith

Teatro Alighieri di Ravenna

Opera in un atto op. 21

su testo di August Stramm


Susanna
Csilla Boross

Klementia

Brigitte Pinter

La vecchia suora

Annette Jahns

Una serva

Anahì Traversi

Un servo

Igor Horvat

Prima apparizione

Catherine Pantigny

Seconda apparizione (bambina)

Virginia Barbanti

Direttore

Riccardo Muti

Regia

Chiara Muti

Scene

Leonardo Scarpa

Costumi

Alessandro Lai

Luci

Vincent Longuemare

Aiuto Regista

Maddalena Maggi

Direttore di Scena

Giordano Punturo

Maestro di Sala

Elisa Cerri

Maestro Collaboratore

Davide Cavalli

Maestro ai Sovratitoli

Marcello Mancini

Caposarta

Anna Tondini

Sarta

Marta Benini

Capo Parrucchiera

Denia Donati

Capo Trucco

Mariangela Righetti

Scenografica e Attrezzeria

Scena Laboratorio di Leonardo e Marco Scarpa, Toscanella (Bo)

Costumi e Scarpe

Sartoria del Teatro dell’Opera di Roma

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI

Melodi Cantores

Maestro del Coro Elena Sartori

Locandina

RASSEGNA STAMPA

“…Pour ses débuts dans la mise en scène lirique, Chiara Muti, fille ainée du maestro, atteint d’emblée les sommets. La triade jugement-liberté-pardon constitue la clé de son travail: impossibilité pour Susanna de réprimer sa propre nature; besoin du pardon que la nonne implore, admettant sa faiblesse.Toute la production… transpire et respire le théâtre, avec un petit quelque chose de cinématographique parfois (le regard terrifié, fixé sur nous spectateurs, de deux jeunes soeurs agenouillées.)… Hystérie, mysticisme, érotisme s’entremêlent dans Sancta Susanna, comme rarement dans l’histoire de l’opéra. Ici, le spectateur est saisi d’une horreur voluptueuse qui ne le lâche plus, jusqu’à l’anthologique image finale, avec les soeurs criant “Satana!” d’un coté et Susanna s’immobilisant, comme baignée par la lumière de la rédemption. Une très, très grande soirée…”

da OPERA MAGAZINE, 10 Luglio 2012

Articolo di Sergio Albertini

“…La regia di Chiara Muti esemplare di esattezza e di eleganza…”

da IL FOGLIO, 19 Luglio 2012

Articolo di Mario Bortolotto

“… una definizione di sicura impronta visuale nel suggestivo gioco chiaroscurale di evidente rimando pittorico, coerente con l’intendimento registico di rivedere la vicenda dall’interno, sul versante dell’inconscio anziché farne pretesto di un inutile scandalismo…”    

da CLASSIC VOICE, 9 Luglio 2012

Articolo di Gianpaolo Minardi

“…il perfetto spettacolo di Chiara Muti evita ogni approssimazione alle lussurie conventuali e volgari…”  

da IL Corriere della sera, 27 Luglio 2012

Articolo di Alberto Arbasino

“…è musicalissimo, e teatralmente molto meditato, il debutto nella regia di Chiara Muti…  segue il senso e le accensioni di Hindemith con un’azione dominata da luci stagliatissime, quasi cinematografiche, e plasmando i personaggi con un piglio più “attoriale” che melodrammatico… Bella l’intuizione conclusiva: il grido di “Satana!”, lanciato dalle suore a Susanna , finisce per colpire come un boomerang, ritorcendosi contro di loro, mentre la nostra eroina trova la luce della redenzione.”    

da la repubblica, 7 Luglio 2012

Articolo di Leonetta Bentivoglio

“…l’allestimento riassume il senso non blasfemo bensì vitale dell’argomento fa apparire come dal nulla, in un fiotto di luce mattutina, il cespo di lillà che accoglie il sano amplesso dei due amanti e prolunga l’effetto imperioso, carnale, all’interno della cappella scura in cui Susanna e Klementia dialogano… sulla Sancta che va cercando ragioni al proprio turbamento piovono petali violetti…  color di viola l’aria metaforica del tutto… Ci sono buon gusto, coscienza storica dell’espressionismo, qualche delizioso abbandono decadente…”

da Il messaggero, 8 Luglio 2012

Articolo di Rita Sala

 “…molto interessante la regia di Chiara Muti… pone l’accento sulle difficoltà psicologiche della clausura e sulla ricerca del perdono dopo il peccato…”

da L’Avvenire, 8 Luglio 2012

Articolo di Giuseppe Pennisi

“…La musica ha trovato adeguato svolgimento visivo nello spettacolo diretto da Chiara Muti… perfettamente studiati tutti i movimenti degli attori, splendida la cascata di lillà che illuminano il nero della chiesa e decisamente giusta la scelta di evitare effetti facili come l’apparizione del famoso ragno o le scene di nudo… felice anche la sottolineatura della “diversità”, del contrasto tra l’umanissima Susanna e la durezza dogmatica dell’integratissima Suor Klementia…”

da il giorno / il resto del carlino/ la nazione, 8 Luglio 2012

Articolo di Enrico Gatta

“…la forza delle immagini (scene di leonardo Scarpa, costumi di Alessandro Lai) è in parallelo con la musica di Hindemith… che riesce ad esprimere il bruciante contenuto del dramma con  precisione infallibile… Attenta, precisa, rigorosa, senza forzature, ma rispettosa del libretto e della musica è la lettura di Chiara Muti, che ha dato all’opera il giusto equilibrio tra estasi erotica e fede, facendo svolgere l’azione su due piani scenografici: uno più scuro, dove le suore strisciano come larve, l’altro più arioso, il giardino coi suoi fiori di lillà, simbolo di tentazione… “

da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO / LA SICILIA, 7 Luglio 2012  

Articolo di Osvaldo Scorrano

“…Sussanna è una Salomé in salsa monastica, realizzata con grande forza di sintesi teatrale, sostenuta dalla bellissima ideazione scenica della regista Chiara Muti… Così si fa il teatro in Musica…”  

da il giornale, 14 luglio 2012  

Articolo di Giovanni Gavazzeni

” …Chiara Muti condivide la musica e racconta, rigorosa e vibratile… Luci di taglio drammatico isolano i soprassalti della recitazione: smarrita, insofferente di fisicità e poi allucinata, prorompente quella di Susanna, così intensa nella fede da esser chiamata Santa…” 

da Amadeus, 10 Luglio 2012

Articolo di Franca Cella

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